Sapete cos’è un papà-lavoratore?
Il papá-lavoratore è una tipologia di essere umano realmente esistente. Qualcuno potrebbe pensare si tratti solo di un mito. Invece si tratta di una sottospecie molto diffusa.
Il papá-lavoratore è caratterizzato da alcune peculiarità:
1) vive in una casa in cui circola un numero >= 1 di esseri umani alti circa un metro e con abitudini rumorose
2) anche lui lavora (spesso in cambio di un magro stipendio)
3) per le decisioni importanti è solito chiedere l’approvazione di una femmina della stessa specie, in genere residente nella stessa casa
4) ha molti più interessi che tempo a disposizione
In qualità di appartenente a questa specie non potrei sopravvivere senza l’aiuto di altre persone e dei loro suggerimenti. Allo stesso tempo ci tengo a condividere le mie esperienze e le soluzioni che ho trovato nelle più disparate situazioni.
Sono convinto che imparare sia l’unico modo per portare avanti la propria vita e sono convinto che non si impari mai abbastanza da soli.
Con il passare degli anni si dedica sempre meno tempo a parlare e discutere alla ricerca dei propri valori e dei propri perché, dei propri sogni e desideri.
Il motivo non è importante. Succede però che quella nuvola di pensieri incompiuti e l’urgenza di condividerli e metterli alla prova rimanga inespressa.
Gradualmente rischiamo di perdere la capacità di affrontare le sfide della vita insieme ad altre persone per costruire insieme un futuro!
Negli ultimi anni, soprattutto con l’arrivo dei miei 2 nanetti e la conseguente acquisizione dello status di ‘WorkingDad”, mi sono reso conto di quanto sia imprescindibile per me essere libero di mostrare quanto mi importi della persona che ho di fronte.
Ho maturato la convinzione che sia importante impegnarsi al massimo per condividere valori e entusiasmo con le persone attorno a noi, vicine o lontane.
Scrivere su un blog è in parte una risposta alla mia esigenza di iniziare conversazioni con chiunque là fuori sia interessato ai miei stessi argomenti.
Al momento questi argomenti sono: lo sviluppo software, l’ecosistema “Agile” e, a volte, le “questioni da papà”