Anche voi come me siete arrivati a chiedervi quale sia la miglior fascia portabebé o il miglior marsupio.
Se siete fortunati ve lo state chiedendo per tempo, prima di averne comprato qualcuno poco soddisfacente, altrimenti avete già avuto qualche delusione e sapete bene cosa non volete.
Da parte mia posso raccontarvi la mia esperienza e come la penso al riguardo.
Premetto innanzitutto che, a parer mio, nei primi mesi di vita i bambini dovrebbero stare quanto più possibile sdraiati, per il bene della loro spina dorsale.
Ne consegue che la maggior parte dei marsupi non hanno mai destato il mio interesse, essendo omologati per bambini dagli 0 ai 5 mesi.
La prima fascia che ho provato è stata la ‘40 settimane‘.
Devo dire che si è trattato di un regalo piuttosto azzeccato. Dal punto di vista teorico era quello che cercavo all’inizio: con quella fascia si può tenere il bimbo in posizione quasi sdraiata e rannicchiato, a contatto con il corpo del genitore.
Purtroppo ho trovato l’utilizzo talmente macchinoso che, o mi passava la voglia di usarla o mio figlio si infastidiva durante i preparativi. Risultato: finivo per rinunciare in ogni caso; ben presto l’abbiamo accantonata.
Dopo alcuni mesi ho avuto modo di leggere il libro: Portare i piccoli 2° edizione: 35 (Il bambino naturale). Consiglio vivamente il libro a tutti quanti. Tra l’altro vi si trovano illustrate le diverse tipologie di fascia/marsupio, spiegandone l’utilizzo e descrivendo la cultura di origine di ciascuna.
Ho iniziato quindi a cercare la soluzione adatta a me forte di quanto avevo imparato. Nel libro si parla di come la posizione ‘faccia al mondo’, tanto pubblicizzata, sia un prodotto dell’industria occidentale dei marsupi e non sia molto salutare per la spina dorsale. Tenendo conto, poi, che i bambini hanno più bisogno della sicurezza di sentirsi abbracciati dal genitore che di sentirsi sospesi nel vuoto abbagliati da un paesaggio enorme, distante e a loro estraneo, si può scartare un’altra fetta dei marsupi in commercio.
Nel libro viene descritta bene la posizione fisiologica per un bambino portato da un genitore e di come sia predisposto per viaggiare aggrappato al genitore con gambe e braccia. Infatti, soprattutto nei primi mesi, quando le ossa delle gambe hanno ancora la forma che l’evoluzione gli ha dato proprio per questo scopo, il bimbo assume spontaneamente la posizione corretta.
Ho cominciato allora a cercare su internet i vari modelli in circolazione ma quei pochi che soddisfacevano i requisiti di cui si parlava nel libro mancavano di praticità e facilità di utilizzo.
Poi ho trovato la fascia della ErgoBaby!
Non è uno dei modelli descritti nel libro (lì si parla per lo più di fasce porta-bebé), infatti la concezione è molto più moderna e vicina a un marsupio, ma soddisfa tutti i requisiti necessari.


È utilizzabile per bambini da 6Kg (quando la schiena è abbastanza forte da poterli tenere in verticale) a 18Kg e permette di portarli davanti, dietro o su un fianco.
Il bambino si ritrova attaccato stretto al genitore, con il sedere più in basso delle ginocchia a seguire la fisiologia del suo corpo.
L’abbiamo comperata immediatamente e nostro figlio ne è stato subito entusiasta. La fascia si infila come uno zainetto con due spalline e una allacciatura in vita. Il bimbo si adagia all’interno con una semplicità incredibile e lui si rilassa immediatamente…spesso dopo qualche minuto si addormenta.
Inoltre il peso viene scaricato, quasi completamente sui fianchi, quindi a fine passeggiata non ci si trova la schiena rotta e persino mia moglie, che pesa 45 Kg, ha portato in giro nostro figlio fino ai 14 Kg di peso senza problemi.

per tasca portaoggetti, cerniera orizzontale
contenente tettuccio reggitesta.

il sonnellino e per quando piove.
Di recente abbiamo avuto un secondo figlio e abbiamo scoperto che per casi di emergenza esiste anche un riduttore per i bambini più piccoli, utilizzabile a partire da 3.5Kg. Continuo a pensare che non sia una buona idea portare neonati in giro in posizione verticale ma ci si può trovare in situazioni in cui, per brevi tragitti, è l’unica soluzione possibile.
A noi ha fatto molto comodo e ci ha permesso di fare un po’ di ‘marsupioterapia’ con il nostro secondo figlio, che è nato veramente arrabbiato! Anche in questo caso la Ergobaby è stata risolutiva.

Insomma la fascia Ergobaby, a parer mio, è una scelta azzeccatissima e finora tutti gli amici a cui l’ho consigliata mi hanno ringraziato e hanno confermato l’esperienza positiva che ho cercato di comunicarvi.