Il tema delle protezioni per andare in bici merita un post a parte.
Quando Alessandro era alle prime pedalate, come ho raccontato qui, è partito a razzo dopo 20 minuti.
Ovviamente era tutt’altro che bravo ad andare in bici e il falso senso di sicurezza lo ha portato il giorno dopo ad ottenere la sua prima caduta.
In seguito alla caduta si è spaventato e ha iniziato a sostenere che non sarebbe più andato in bici perché non gli piaceva.
Ovviamente il problema reale era la paura di farsi male e non di cadere. Parlandogli nel modo giusto è stato lui stesso a spiegarmelo.
Non so come ho fatto ma, per una volta, sono stato pronto nel proporgli una prospettiva diversa costruendo assieme una narrativa per un futuro in cui poteva cadere senza farsi male.
Non ricordo se ho dato seguito alla cosa subito o il giorno dopo.
Quello che abbiamo fatto è stato cercare su internet una soluzione e, delusi dai risultati, siamo corsi da decathlon.
La fortuna ha voluto che trovassimo un set ginocchiere, gomitiere con i colori dell’uomo ragno.
Abbiamo aggiunto un paio di guantini antiscivolo e Alessandro è stato conquistato da tutti questi accessori da supereroe.
Tornati a casa è montato sulla sua bici ed è tornato all’avventura.
Alla caduta successiva è corso da me orgoglioso di essere caduto senza farsi male e senza essersi nemmeno graffiato le mani.
Dal mio punto di vista ho potuto constatare quanto sia vero che un contesto che fa sentire al sicuro permetta di superare se stessi e dare il meglio di se!
Ormai Ale ha abbandonato le protezioni ma lo hanno accompagnato per qualche mese fino a che non ha deciso di non averne più bisogno.
In buona sostanza le protezioni sono consigliatissime!